sabato 22 ottobre 2011

Cosa prepariamo stasera? :)



Pasticcio di Verdure e proprietà del broccolo


Il Broccolo (o cavolo)


Per le sue virtù, fin dall’antichità, è considerato un alimento in grado di essere utilizzato difronte svariate affezioni. Conosciuto e coltivato da millenni, è denominato "medico provvidenziale",capace di curare bronchiti, asma, raffreddori, inoltre, contiene il "gefanato", una sostanza presente da parecchi anni nei farmaci antiulcera che agisce sulla mucosa dello stomaco rinforzandola e proteggendola dagli acidi. Il cavolo-broccolo è coltivato soprattutto nell’Italia centromeridionale, le forme sono due: forma cimosa o broccolo ramoso e forma caput o broccolo a testa. Le varietà più pregiate sono il "ramoso di ruvo", il "ramoso verde calabrese" ed il "broccolo nero di Napoli". Come alimento è ricco di zolfo, di sodio, di calcio, potassio, magnesio e di vitamina A, B1, B2 e C., inoltre favorisce la produzione di emoglobina, oltre ad essere antianemico, diuretico e depurativo. In cucina può avere molti utilizzi, è più digeribile crudo e contiene poche calorie.


Ingredienti per 4 persone:

3 patate grandi
2 zucchine
2 carote
un broccolo nero di media grandezza

olio extravergine di oliva
150 gr di caciotta o altro formaggio non stagionato

50 gr di parmigiano grattuggiato, sale


Preparazione:


Lessare le verdure per intero, senza pelare né carote, né patate, il broccolo va lessato a parte dopo averlo pulito. Accertarsi che siano molto cotte e, poi scolarle e sbucciare le patate e le carote. Nel frattempo, accendere il forno e preriscaldarlo ponendolo a 150 gradi. In una zuppiera, ancora caldi, schiacciare con la forchetta gli ortaggi o aiutarsi con lo schiacciapatate ed aggiungere 4 cucchiai di olio, due cucchiai di parmigiano grattuggiato, il sale e mescolare. In una terrina di porcellana o alluminio da forno, versare sul fondo 3 o 4 cucchiai di olio e porre il composto di verdure ben amalgamato, dopo un primo strato aggiungere la caciotta a fettine sottili e poi ricoprire con il resto del composto. Prima di infornare, cospargere di parmigiano grattuggiato. Il pasticcio in forno deve cuocere per 25 minuti a 180 gradi, per qualche minuto, alla fine, portare il forno a 200-250 gradi per ottenerer una leggere doratura.




Buon appetito!

lunedì 17 ottobre 2011

Un pomeriggio pizzaiolo...:)

Stasera..........

"Pizza Margherita"....

...ho appena finito di impastare e l'ho messa a lievitare ...devo attendere 1 oretta
prima di lavorare l'impasto e farlo lievitare per un'altra oretta.


250 gr di farina 00,
250 gr di farina 0,
250 ml acqua,
13 gr lievito di birra,
1 cucchiaio di sale,
2 cucchiai di olio extravergine d’oliva,
1 cucchiaino di zucchero


Disporre le farine a fontana su una spianatoia un pò per volta versare al suo interno l’acqua tiepida con disciolto zucchero e lievito amalgamare il composto man mano che si versa l’acqua.
Quando l’impasto risulta lavorabile aggiungere 2 cucchiai d’olio d’oliva e un cucchiaio di sale e impastare energicamente finchè la pasta non risulti liscia e elastica (lavoriamo l’impasto della pizza circa 20 minuti per averlo molto morbido)

Quindi cospargere la spianatoia di farina, appoggiare il panetto di pizza e farlo lievitare per 1 ora (praticamente cme il pane)






Una volta lievitata, riprendere la pasta per pizza, lavorarla spianandola sulla
teglia da forno facendo dei buchini con le dita ( a mo' di focaccia) e lasciarla lievitare per un'altra oretta.

Trascorso il tempo si prende la nostra bella pizza e si condisce con tutti gli ingredienti che più ci piacciono.

Ecco fatto la nostra pizza è pronta per andare in forno a 220° per
20-30 minuti, avendo cura di preriscaldarlo 10 minuti prima di infornare

A voi la morale del racconto

C'era una volta un omino che non usciva mai di casa.
Perché dovrei uscire? - diceva.
La televisione mi porta il mondo in casa. Posso vedere e conoscere ogni cosa.
Aveva preso l'abitudine di starsene tutto il giorno, davanti al televisore da piccolo.
I suoi genitori, per farlo star buono, gli dicevano sempre:
Guarda la televisione... Lui obbediva e così era cresciuto stando sempre davanti al televisore.
Un giorno sentì bussare alla porta. Andò ad aprire e si trovò davanti uno sconosciuto.
Mi scusi, ma lei chi è? - chiese l'omino.
Come, non mi riconosce? Sono il mondo!
Non dica stupidaggini - ribatté l' omino sbattendogli la porta in faccia.
Il mondo éra così diverso da come aveva imparato a conoscerlo in televisione, che , non l'aveva riconosciuto.





Secondo voi quale potrebbe essere la morale di questo racconto?



 

A tempo di musica...? (dal web)

Davvero fenomenale questa intuizione del designer Dong Min Park che con il suo Rain Drum Umbrella ha fatto sposare musica e design in un oggetto quotidiano senza troppe pretese: l’ombrello. Grazie infatti ai suoi diversi strati di tessuto speciale, una volta aperto sotto la pioggia, potremo sentire una vera e propria rullata di tamburi.



Il suo funzionamento è abbastanza intuitivo: lo spessore e la tensione dei vari tessuti colorati, produrrà un suono diverso per ogni area colpita dalle gocce di pioggia. Ovviamente si tratta di un prototipo, ma l’idea è stata molto ben accettata dal pubblico internettiano, motivo per il quale si possa presagire una possibile trasformazioni in oggetto reale.
Speriamo di non rimbambirci troppo però, se piove molto quando chiudermo l'ombrello può darsi che staremo così.......:)

Pausa Caffè ridendo un po' ^_*

E' il colmo eh?


Gustiamoci un buon caffè  

Buongiorno al telefono



Stamane appena sveglia (ore 7) ho ricevuto una telefonata a dir poco meravigliosa...e si perchè la persona che mi ha chiamata è una mia amica che non sentivo da tempo memorabile.
Praticamente ho passato 2 ore al telefono con immensa gioia, noncurante del fatto che il lunedì di solito riordino la casa....figuriamoci se avevo voglia di pensare alle faccende domestiche...:)
Andavamo alle medie insieme e ci siamo frequentate per il resto del nostro cammino, anche se abbiamo intrapreso strade diverse, ci siamo sempre tenute in contatto sino alla metà di maggio di quest'anno...poi purtroppo le è accaduto un fatto spiacevolissimo in famiglia e...diciamo così...si è rinchiusa nel suo mondo senza voler nessuno intorno,nemmeno me...beh capita, ed io la comprendo.

Son passati quasi 5 mesi dall'ultima telefonata, a volte pensavo di chiamarla
ma poi desistevo in quanto fu molto chiara in merito alla solitudine che voleva
abbracciare per un po'.

Proprio due giorni fa pensavo di chiamarla per dirle che avrei aperto un blog
in quì e se le avesse potuto far piacere leggermi nonchè convincere anche lei ad aprire un suo spazio, ma poi ho desistito anche in questo caso.

E...cosa è accaduto stamane? L'imprevisto più imprevisto che in altro modo
non so chiamarlo.

Ho urlato di gioia (svegliando la mia dolce metà) quando ho sentito la sua voce
ed il suo sorriso...beh ragazzi non sto nella pelle, sprizzo gioia da tutti i pori e spero vivamente di averla convinta a venire qui insieme ad altre persone.Incrocio le dita.

Anche stamane è un giorno felice...e come dico sempre io...essere positivi aiuta
sempre, soprattutto se con un sorriso apriamo le porte al buonumore e al nostro
cuore

Che sarà mai?

Vorrei parlarvi del "SEDANO RAPA"


Coltivato e conosciuto prevalentemente in alcune zone dell’Italia settentrionale. Ha un sapore simile al sedano "gambo", ma molto più delicato.
Il sedano rapa preferisce i climi temperati. I valori termici prossimi allo zero, infatti, danneggiano la pianta, mentre quelli superiori ai 30 °C invece ne ostacolano lo sviluppo vegetativo.

È un ortaggio molto versatile: si presta ad essere consumato sia crudo che cotto e va d’accordo con tutti gli alimenti. E’ povero di calorie, ricco di fibre e gradevolmente croccante. Da cotto il sedano rapa raggiunge una consistenza vellutata che permette di farne deliziosi purè dal sapore gradevolmente aromatico.

Nonostante il nome, il sedano rapa non appartiene alla stessa famiglia delle rape, che sono crocifere. Il sedano rapa, infatti, appartiene alla famiglia delle ombrellifere e si apparenta a carote e finocchio e, ovviamente, al sedano "gambo", di cui non è però la radice. E’ una varietà a sé, coltivata proprio per la sua voluminosa radice (la parte commestibile).


Il sedano rapa ha proprietà toniche, rimineralizzanti, antigrasso e drenanti.ll sedano rapa è un ortaggio ricco di sostanze nutritive, vitamine e sali minerali.
Ha proprietà diuretiche e un’efficace azione drenante sul fegato e sulle vie respiratorie. È pertanto quindi in caso di calcoli renali ed insufficienze epatiche
Ha inoltre la capacità di ridurre la pressione arteriosa ed il colesterolo.
Il sedano rapa va scelto molto sodo e pesante, caratteristiche che ne attestano la freschezza. Morbido e leggero, sarà già secco, probabilmente cavo e sgradevolmente fribroso.

Può essere anche chiamato "sedano tuberoso" o "sedano da Verona".


Ecco qualche ricetta per gustare questo alimento




CREMA DI SEDANO RAPA, PATATE E PORRI
Ingredienti:

1 sedano rapa
4 patate
2 porri
1 tuorlo
formaggio grana
olio e sale

basilico per ornare il piatto


Mettete a lessare il sedano rapa, le patate e i porri tagliati grossolanamente coperti di acqua salata.

Quando sono teneri passateli al mixer e unite il tuorlo e il formaggio grana grattugiato. Questa crema va servita con un po'di olio e dei crostini a piacere.
Aggiungere il basilico per ornare il piatto


SEDANO RAPA CRUDO
Ingredienti:

un sedano rapa
sale
olio
limone
eventualmente maionese

Ripulire la radice dalla parte esterna marrone, lavare il sedano rapa e tagliarlo a scaglie. Condire con olio, limone e sale ed aggiungere a piacere della maionese. Oppure aggiungere delle carote a pezzetti, mischiarle con il sedano e condirle con olio, sale e limone. Volendo si può aggiungere qualche seme di finocchio.


PACCHERI CON SEDANO RAPA CON ZUCCHINE E CAROTE
Ingredienti:

500 gr di paccheri
1 sedano rapa
1 spicchio d’aglio
2 zucchine medie
2 carote medie
1 patata grande
sale
olio, formaggio grana

Lavare e tagliare tutta la verdura a cubetti.
Far saltare con un cucchiaio d’olio ed un po' di sale.

Riempire i paccheri cotti (la cottura varia a seconda della marca dei costri paccheri, disolito ci vogliono 10 minuti) in acqua salata con questo magnifico composto
e spolverare con del grana (se piace, ma è facoltativo)



DADOLATA DI SEDANO RAPA
Ingredienti:

1 sedano rapa
2 spicchi d’aglio
1 cucchiaio di olio
1 rametto di rosmarino
1 foglia di alloro
sale e olio quanto basta, senape per guarnire

Togliere la scorza al sedano rapa, lavarlo e tagliarlo a dadini.
Ungere d’olio una padella antiaderente, metterci l’aglio schiacciato, il sedano rapa, salare, unire un rametto di rosmarino tritato e la foglia di alloro.

Far rosolare a fiamma abbastanza vivace. Servire ben caldo e a piacere guarnendo con una salsina alla senape.




TORTA DI SEDANO RAPA E PATATE
Ingredienti per 6 persone:

1 sedano rapa
3 patate
1 rotolo di pasta sfoglia oppure 300 gr di pasta di pane
formaggio grana (o altro formaggio a piacere, basta sia saporito)
qualche cucchiaio di panna (meglio se di soia)
olio evo, sale, pepe q.b.


Tagliare a pezzetti il sedano rapa e le patate. Scaldare una padella con un cucchiaio d’olio e mettete i pezzetti di verdure, salate pepate e farle cucinare a fuoco vivo.

Quando sono ancora al dente ma ben rosolate, toglietele dal fuoco e mettetele in una terrina a far raffreddare. Aggiungere la panna il formaggio aggiustando di sale e pepe e riempire una tortiera dove avrete disteso la pasta sfoglia o la pasta di pane.

Se il sedano rapa ha ancora le foglie potete tritarle e metterle sopra alla torta con un po’ pane grattugiato. Infornate per 25 minuti a 180°



Buon appetito!





Proprietà dell'alloro (o lauro)




Ottimo per la cura del raffreddore o di un'incipiente influenza. Sorseggiato dopo i pasti, riesce, grazie alle essenze contenute, a facilitare la digestione e ad eliminare i fastidiosi gas intestinali; rinforza lo stomaco, e grazie agli oli essenziali contenenti è un ottimo e prezioso espettorante.
Le bacche dell'alloro contengono un olio ricchissimo di numerose sostanze medicamentose. La polvere ottenuta dalle bacche perfettamente essiccate sono un rimedio efficace contro l'influenza, i raffreddori, le malattie nervose, le paralisi, le debolezze di stomaco e i gas intestinali.





L'alloro è una bellissima pianta che orna i nostri giardini. Viene usata in cucina come pianta aromatica per cucinare svariati piatti. Ma l'alloro è dotato anche di altre virtù, infatti è usato moltissimo per la cura della salute.




Per il raffreddore e per digerire:



Tagliate qualche foglia di alloro nell'acqua mettete a bollire e bevete per curare il reffreddore, se dovete invece digerire, spremete mezzo limone nell'infuso ancora caldo e vi sentirete sgonfissimi









Vi posto il link dove si possono leggere le varie tipologie di erbe e le loro proprietà
terapeutiche

http://www.agraria.org/coltivazionierbacee/aromatiche/alloro.htm


domenica 16 ottobre 2011

Apporto di calcio alle ossa





Le migliori fonti alimentari di Calcio sono i vegetali a foglia verde ed i legumi, anche detti "greens and beans" (verdure verdi e fagioli), per brevità. Broccoli, cavoletti di Brussel, cavoli, cavoli verdi, crucifere, bietole da coste, ed altre verdure verdi sono ricchissimi di Calcio in forma altamente assimilabile, e fonte di altri importanti nutrienti. Fanno eccezione gli spinaci, che contengono egualmente molto Calcio ma tendono a trattenerlo in modo tenace, impedendone un efficace assorbimento.

I legumi sono cibi semplici, e molti non sanno che sono ricchissimi di Calcio. Un piatto di fagioli al forno contiene oltre 100 mg di Calcio. Chi invece preferisce i ceci, il tofu od altri legumi e derivati, troverà anche in questi alimenti molto Calcio. Questi cibi inoltre contengono Magnesio, indispensabile, assieme al Calcio, per la formazione dell'osso.

Per chi invece preferisca utilizzare una fonte di Calcio molto concentrata, i succhi di arancia o di mela fortificati con Calcio contengono 300 mg ed oltre di questo Nutriente in una forma altamente assimilabile, per ogni 250 cc. Inoltre molte persone preferiscono gli integratori a base di Calcio, ora facilmente disponibili.

Non è sufficiente portare il Calcio a livello dell'osso. Il problema vero è di fare in modo che ci rimanga. Ecco come si può fare:
Ridurre le perdite di Calcio dall'osso evitando l'eccesso di sale nella dieta.

Il Calcio dell'osso viene rilasciato nel torrente ematico, da lì arriva al rene e viene eliminato con le urine. Il Cloruro di Sodio (sale da cucina) aggiunto ai cibi aumenta enormemente la perdita di Calcio dal rene Riducendo l'assunzione di Cloruro di Sodio ad 1-2 grammi al giorno, è possibile mantenere più Calcio nell'osso. Per poter seguire questa norma dietetica, vanno evitati gli snack salati ed i cibi in scatola conservati sotto Sale, e mantenuto basso il consumo di Sale ai fornelli ed a tavola.

Sapevate che.......

Le proteine contenute nella carne, nel pesce, nelle uova e nei latticini non sono uguali a quelle contenute nei cereali, nei legumi, nella verdura, nella frutta secca. Le prime hanno il grande pregio di fornire proteine nobili o ad alto valore biologico. Il valore biologico dipende dalla sua capacità di permettere la crescita e l’efficienza della struttura dell’organismo: questa capacità dipende dal numero e dal tipo di aminoacidi che costituiscono la proteina, in particolar modo dalla presenza di quelli definiti essenziali, che l’organismo non è in grado di costruirsi da solo, ma deve necessariamente introdurre con gli alimenti della dieta.
Il basso valore biologico delle proteine vegetali è dovuto proprio alla scarsità o alla mancanza di uno o più aminoacidi essenziali.
I vegetariani “puri”, o “vegani”, assumono quindi solo proteine vegetali. Per ovviare a questa carenza occorre inserire, nello stesso pasto, proteine vegetali provenienti da diverse fonti, in modo da ottenere una miscela di tutti gli aminoacidi essenziali in proporzioni simili a quelli delle proteine animali: legumi e cereali, cereali e frutta secca o semi (sesamo, zucca, girasole). Ne sono un esempio i classici piatti unici composti da pasta e fagioli o riso e piselli, ma anche un pasto composto da un primo piatto con sugo di verdure e un contorno a base di lenticchie, soia o piselli”.

Non distruggere ciò che ti circonda

Abbi cura di non distruggere l'opera di Dio solo per avere qualcosa da mangiare.





La carne ha effetti disastrosi sul corpo umano. Effetti che non si materializzano a breve termine, ma negli anni. Più il corpo, col passare del tempo, viene impegnato nell'eliminazione delle scorie tossiche di una alimentazione carnea, meno energia avrà a disposizione per respingere gli attacchi esterni e sarà quindi più esposto alle malattie. Analizziamo gli effetti della carne sull'organismo umano.
Bisogna sapere che quando un animale viene macellato, le sostanze di scarto che normalmente sarebbero eliminate dal flusso sanguigno rimangono nella carne in via di putrefazione. Chi mangia la carne introduce nel proprio corpo rifiuti tossici che normalmente l'animale avrebbe eliminato con l'urina. Il dottor Owen S. Parrett, nella sua pubblicazione "Perché io non mangio carne", osserva che quando si fa bollire la carne di manzo, i rifiuti appaiono sulla superficie nella forma di un estratto solubile, del "tè di manzo", che all'analisi chimica risulta molto simile all'urina. Questo perché, non bisogna dimenticarlo, la carne che l'uomo ingerisce altro non è che un pezzo di cadavere in putrefazione, un cadavere che, quindi, porta con sé rifiuti tossici e altre impurità altamente pericolose.
Un'altra indicazione che il consumo di carne non è naturale per l'uomo è data dall'incapacità del suo corpo di assimilare le dosi eccessive di grassi animali contenute nei cibi, mentre gli animali carnivori possono metabolizzare una quantità quasi illimitata di colesterolo e grassi, senza effetti negativi. A tal proposito sono stati effettuati degli esperimenti sui cani: per due anni vennero aggiunti circa 2 etti di grasso animale alla loro dieta quotidiana, senza che ci fosse alcun cambiamento nel loro tasso di colesterolo. Gli animali vegetariani, invece, hanno una limitata capacità di elaborare grassi saturi o colesterolo superiore alla quantità richiesta dal loro corpo; qualora si ecceda per molti anni nel consumo di tali elementi, i depositi grassi (placche) si accumulano nelle pareti interne delle arterie, provocandone l'indurimento, ossia quella malattia conosciuta col nome di arteriosclerosi. Poiché i depositi di grasso impediscono il normale flusso del sangue verso il cuore, ecco che aumentano le probabilità di collassi, attacchi cardiaci e infarti.
Nei paesi industrializzati che praticano l'agricoltura intensiva, la carne è ulteriormente caricata di additivi chimici: DDT, arsenico (usato come stimolante della crescita), solfato di sodio (che dà alla carne il colore rosso) e il DES, un ormone sintetico notoriamente cancerogeno. La carne contiene molti agenti ritenuti cancerogeni o responsabili delle metastasi del cancro: per esempio, un kg scarso di carne alla griglia contiene la stessa quantità di benzopirene di 600 sigarette! Numerosi prodotti chimici potenzialmente dannosi, dunque, vengono aggiunti alla carne, senza che i consumatori lo sappiano. Nel libro "Poison in your Body", Gary e Steven Null offrono una descrizione delle ultime tecniche adottate nelle fattorie per allevamento industriale: "Gli animali sono tenuti in vita e ingrassati con la continua somministrazione di tranquillanti, ormoni, antibiotici e altre 2700 droghe. Questo trattamento inizia prima della nascita e continua a lungo, anche dopo che gli animali sono morti. E, sebbene queste droghe continuino a essere presenti nella loro carne quando voi la mangiate, la legge non richiede che esse vengano denunciate sulla confezione. Una di queste sostanze è il dietilstilbestrol (DES), un ormone della crescita che si continua ad usare in America anche se si è scoperto che è cancerogeno. Un altro stimolante della crescita è l'arsenico: nel 1972 il Dipartimento Americano dell'Agricoltura riscontrò che la presenza di questo veleno superava il limite legale, fissato nel 15% della produzione nazionale di pollame. Il nitrato e il nitrito di sodio, conservanti chimici per rallentare il processo di putrefazione nelle carni salate e in altri prodotti come prosciutto, pancetta, salame, salsicce e pesce, sono anch'essi nocivi per la salute e vengono usati per dare alla carne quel coloro rosso. Poiché gli animali sono costretti a vivere in condizioni di scarsa igiene e in poco spazio, necessitano di dosi massicce di antibiotici i quali, naturalmente, venendo ingeriti insieme alla carne, creano all'interno dell'organismo umano dei batteri resistenti agli antibiotici. Anche la macellazione violenta determina nella carne la formazione di altri veleni naturali altrettanto forti. Questi veleni, uniti agli stimolanti e alle sostanze nocive rimaste nel sangue dell'animale (come l'acido urico), contaminano ulteriormente la carne destinata ai consumatori". Un quadro davvero rassicurante per i cosiddetti "carnivori".
In aggiunta ai veleni chimici, spesso la carne trasporta le malattie degli animali da macello che, stipati tutti assieme in condizioni di scarsa igiene e ipernutriti in modo innaturale, si ammalano molto più spesso degli altri. Nonostante le ispezioni fatte durante la selezione della carne, questa viene spesso messa sul mercato anche quando è meno sana di quanto gli acquirenti possano immaginare. Nel 1972 l'USDA rilasciò un rapporto sulle carcasse degli animali esaminate dopo che erano state asportate le parti malate. Circa 100.000 mucche presentavano forme di cancro agli occhi e 3.596.302 avevano il fegato malato. Del resto, spiegano gli stessi ispettori, se i controlli venissero fatti sul serio e si mantenesse una rigorosa severità, non resterebbe aperta una sola ditta di confezione di carne.
Forse l'argomento più importante di per sé a favore di una dieta senza carne, almeno per quanto riguarda la salute personale, è l'innegabile e ben documentata correlazione tra il consumo di carne e le malattie del cuore. In America, il paese con il più alto consumo di carne, una persona su due muore di malattie del cuore o dei relativi disturbi cardiovascolari. Queste malattie sono praticamente inesistenti nelle società dove il consumo di carne è basso. Il Journal of the American Medical Association riportava nel 1961 che "la dieta vegetariana può prevenire dal novanta al novantasette per cento delle malattie del cuore." Dato che la dieta vegetariana limita l'assunzione di colesterolo, è logico che non si creino depositi di grasso con i conseguenti decessi per infarto o attacco di cuore. La patologia nota con il nome di arteriosclerosi è virtualmente sconosciuta nel mondo dei vegetariani. Secondo l'Encyclopaedia Britannica: "Le proteine contenute nelle noci, nei legumi, nei cereali e perfino nei prodotti del latte sono considerate relativamente pure comparate alla carne di manzo, che contiene il 66% di acqua impura." Queste impurità non solo colpiscono il cuore, ma l'organismo intero.
Un'ulteriore prova che l'intestino dell'uomo non è adatto a digerire carne viene fornita da numerosi studi che stabiliscono una stretta relazione tra il cancro del colon e una dieta ricca di carne. Le cause della malattia sono il contenuto di grassi, la mancanza di fibre vegetali nella dieta e il lento transito nel colon dove le sostanze tossiche hanno tutto il tempo di provocare i loro effetti dannosi. D'altro canto è risaputo che la carne, mentre viene ingerita, produce steroidi metabolici in possesso di proprietà cancerogene. La National Academy of Sciences ha riferito nel 1983 che "...si potrebbero prevenire molte forme di cancro comune adottando una dieta meno ricca di grassi e carne, che fosse basata invece su verdure e cereali." Alcuni sorprendenti risultati nella ricerca sul cancro si sono rivelati studiando le nitrosamine, cioè le sostanze derivate dall'incontro di alcune sostanze naturali presenti nella birra, nel vino, nel tè e nel tabacco, con additivi chimici aggiunti alla carne per la sua conservazione. L'ente Americano Food and Drug Admistration ha definito le nitrosamine "...uno dei più potenti gruppi di sostanze cancerogene mai scoperto... il cui studio ha causato grave preoccupazione negli scienziati che se ne sono occupati." Il dottor William Lijinsky condusse alcuni esperimenti introducendo nitrosamine nell'alimentazione di alcuni animali: nel giro di sei mesi egli riscontrò la presenza di tumori nel 100% delle cavie. "Le manifestazioni cancerose", notò in quell'occasione, "sono presenti in ogni parte del corpo: nel cervello, nei polmoni, nel pancreas, nello stomaco, nel fegato e negli intestini. Gli animali sono stati completamente compromessi."
Per concludere, il corpo umano è una macchina complessa e, come tutte le macchine, alcuni carburanti sono più indicati per garantire un funzionamento corretto. Le statistiche e le ricerche dimostrano senza tema di smentita che la carne è un carburante poco adatto, che alla fine pagheremo a caro prezzo. Gli esquimesi, ad esempio, che vivono di carne e pesce, muoiono presto; la durata della loro vita non supera i trent'anni. D'altra parte di sono tribù vegetariane come gli Hunza, o gruppi come gli Avventisti del Settimo Giorno, che tendono a vivere tra gli ottanta e i cento anni. I ricercatori individuano nel vegetarianesimo la principale causa della loro longevità. E' indubbio quindi che una sana e naturale alimentazione contribuisce a vivere serenamente, in salute, in armonia e a lungo. Il corpo non deve sobbarcarsi lavori improbi per assimilare elementi non compatibili e per debellare sostanze tossiche e velenose, e quindi può lavorare secondo natura e secondo i suoi specifici tempi. Chi si ammala di cancro, di arteriosclerosi, di malattie del cuore, di diabete, di calcolosi renale e di altre mille malattie è colpevole egli stesso della sua malattia e deve accettarlo, anche se è difficile e doloroso, poiché è stato proprio lui a coltivare il terreno della sofferenza e del dolore fagocitando altri esseri viventi; e, si sa, chi semina sofferenza e dolore raccoglierà sofferenza e dolore.

Lasciamoli vivere!


Indice delle malattie




Ipertensione: i valori della pressione sistolica del sangue sono più bassi tra i vegetariani.

Arteriosclerosi e malattie del cuore: i vegetariani hanno in genere un più basso tasso di colesterolo nel siero del sangue, una più bassa concentrazione di piroproteine a bassa densità (LDL) e di trigliceridi che i non vegetariani. L'incidenza dell'arteriosclerosi e degli infarti è minore nei vegetariani che non nella popolazione in genere.

Diabete mellito, disturbi cardiovascolari: notevole diminuzione dell'incidenza con l'uso della dieta vegetariana.

Diverticolosi intestinale: l'alto contenuto di fibre vegetali della dieta vegetariana aiuta il transito intestinale della massa fecale, impedendo le anormali pressioni, il ristagno e le conseguenti dilatazioni all'interno dell'intestino.

Calcolosi renale: la dieta vegetariana è associata ad una diminuzione di calcoli renali contenenti ossalati di calcio.

Cancro: minore incidenza del cancro al seno, prostata, colon, polmone e bocca, tra i vegetariani. La dieta vegetariana sembra modificare il metabolismo degli ormoni come la prolattina, il testosterone e gli estrogeni, creando un fattore di prevenzione al cancro non trascurabile. Inoltre alcuni vegetali come cavoli, verze, cavolfiori, contengono molecole (ditiltioni) che aumentano i livelli di glutazione dell'organismo; questo composto chimico è coinvolto in tappe metaboliche importanti, utili a bloccare la formazione di radicali liberi che danno origine a sostanze potenzialmente cancerogene.

Osteoporosi: (fragilità ossea per maggiore porosità) è molto meno frequente tra i vegetariani, perché un eccesso di proteine inibisce l'utilizzazione del calcio disponibile.
http://web.tiscali.it/vitasenzacarne/

Fois gras







Il foie gras (letteralmente “fegato grasso”) è il fegato malato di un’oca o di un’anatra che è stata sovralimentata forzatamente, più volte al giorno, per mezzo di un tubo metallico, lungo 20-30 cm, infilato in gola e spinto giù fino al raggiungimento dello stomaco. Per costringere il suo organismo a produrre il foie gras, l’animale deve ingerire un’enorme quantità di mais in pochi secondi. Questo comporta l’aumento delle dimensioni del fegato quasi di dieci volte superiore rispetto a quelle normali e lo sviluppo di una malattia nell’animale: la steatosi epatica.


Se l’animale cerca di divincolarsi quando il tubo gli viene inserito in gola, o se il suo esofago si contrae per conati di vomito, rischia il soffocamento e la perforazione del collo che gli sarà fatale.

L’inserimento del tubo comporta lesioni con conseguenti infezioni e dolorose infiammazioni. La squilibrata e forzata sovralimentazione causa frequentemente malattie dell’apparato digestivo, potenzialmente fatali.

Subito dopo ogni sessione di alimentazione forzata, l’animale soffre di dispnea e diarrea. L’allargamento del fegato comporta difficoltà respiratorie e rende doloroso qualsiasi movimento.

Il ripetersi di questo trattamento porta alla morte dell’animale alimentato forzatamente. Questi volatili vengono macellati prima che muoiano per queste conseguenze. In ogni caso, gli animali più deboli sono già moribondi al momento dell’arrivo nella stanza da macello, mentre molti altri non arriveranno neanche a quel momento: nel periodo di alimentazione forzata, il tasso di mortalità delle anatre è da dieci a venti volte superiore al normale.
Come può il banale piacere di mangiare il suo fegato giustificare l’imposizione di un’esistenza così orribile ad un essere senziente che, come noi, prova dolore e angoscia? Solo il fatto che appartiene ad un’altra specie ci dà il diritto di rimanere sordi nei confronti della sua sofferenza e muti di fronte a questa schiavitù immorale?

Esistono delle leggi che proteggono gli animali dalle torture e dalle crudeltà. Queste leggi vengono deliberatamente ignorate quando ogni anno 30 milioni di animali vengono utilizzati per il foie gras, soprattutto in Francia. Si dice che la “sofferenza necessaria” è accettabile. In realtà, il consumo di questo prodotto è assolutamente non necessario. Nessuno, nemmeno chi trae profitto da questo commercio, oserebbe affermare il contrario.

Mentre per il consumatore il prezzo al chilo del foie gras continua ad abbassarsi, gli animali, i cui corpi vengono straziati deliberatamente, pagano a caro prezzo.

Anche la Francia sta pagando a caro prezzo il foie gras, dal momento che è vista come una nazione reazionaria a confronto di quei Paesi che ne hanno bandito la produzione. Non è incredibile che un’usanza barbarica come conficcare un imbuto o una pompa pneumatica nella gola di un animale in gabbia sia considerata una tradizione d’elevata cultura?

Mangiare pesce fa bene?....Mica tanto

Fa parte dell'immaginario collettivo che il pesce "faccia bene alla salute". Ma cosi' non e', tanto che un dossier compilato da esperti di inquinamento da mercurio presentato a un congresso lo scorso anno, invita a tenere bassi i consumi, specie per donne incinta e bambini.




E' stato di recente pubblicato un articolo su Ambio, la rivista dell'Accademia Reale delle Scienze svedese, che riguarda la contaminazione da mercurio nel pesce. Le autorita' sanitarie sono preoccupate perche' il mercurio e' una neurotossina potente, e puo' interferire nello sviluppo del cervello, riducendo l'intelligenza dei bambini, specie se esposti durante lo stadio fetale. Da qui l'invito a mantenere molto bassi i consumi di pesce per donne incinte e bambini al di sotto degli 11 anni, ma di certo anche per gli adulti non e' un toccasana, anche se e' meno pericoloso.


Il consumo di pesce potrebbe in teoria essere vantaggioso per la salute, ma solo per via degli acidi grassi essenziali omega 3 in esso presenti; ma, a fronte degli svantaggi molto piu' numerosi, conviene assumere gli omega 3 da fonti vegetali, come noci, olio di lino, semi di lino, che non hanno assolutamente nessuno svantaggio.


Sull'argomento esiste un interessante articolo sul sito di Societa' Scientifica di Nutrizione Vegetariana, Linee guida per soddisfare il fabbisogno di acidi grassi omega 3 in vegetariani e vegani, che riporta le fonti vegetali di omega 3 e le porzioni giornaliere consigliate. Per ottenere la stessa quantita' di omega 3 bisognerebbe mangiare ogni giorno una quantita' di pesce che sarebbe certamente problematica, visti gli effetti collaterali pericolosi sopra citati.


I pesci di allevamento, anziche' pescati nei mari e fiumi, non sono piu' "salutari", perche', se anche contengono meno mercurio, contengono un cocktail di antibiotici, farmaci in genere, sostanze chimiche presenti nei mangimi, cosicche', come tutti gli altri animali d'allevamento intensivo, diventano un concentrato di sostanze chimiche dannose.


Ed infine, c'e' un ulteriore motivo per non consumare pesce: i pesci sono esseri senzienti come tutti gli altri animali, il fatto che noi non siamo in grado di sentirli urlare e non siamo in grado di capirli perche' piu' dissimili da noi, rispetto ad altri animali come mammiferi e volatili, non significa che non siano in grado di provare sentimenti e sensazioni. I pesci provano dolore, molti di loro hanno sistemi nervosi complessi, alcuni, come il polpo, sono particolarmente intelligenti e capaci di compiere attività elaborate. E dato che piu' che "bene" fanno "male" alla salute, non c'e proprio piu' nessuna scusa per ammazzarli e mangiarli.

Nutriti sano....rispettami

Non so se siete mai stati in uno di quei capannoni credendo di sapere ciò che vi aspetta. All'improvviso, ti ritrovi in un ambiente buio, assordato dal grido di migliaia di galline. Man mano che la pupilla si adatta alla nuova luce, inizi a vedere uno spettacolo atroce. Pensavi che la gente non poteva essere tanto criminale. Almeno fino a quel punto.


Ti ritrovi di fronte a corridoi lunghi decine di metri le cui pareti sono, tante, anzi troppe. Gabbie attaccate l'una all'altra, così per diversi piani.


Da quelle gabbie, illuminate da lampade fioche che pendono dall'alto, escono decine di migliaia di teste perse in un macabro ritmico continuo e folle becchio. Decine di miglia.


Una cittadina in pratica.
ogni gabbia misura circa 50 per 70 cm in cui le galline sono costrette a vivere in sei.


Le vedi mentre si accalcano una sopra l'altra per raggiungere il mangime, ipnotizzate dalle luci che le costringono a cercare disperatamente, come se fosse una droga di cui non possono fare a meno, il becchime nelle mangiatoie di fronte alle celle. Il fronte della gabbia è troppo stretto perchè c'entrino tutte e sei. Quindi si ammassano l'una sull'altra, istericamente, producendo quel terribile suono di grida e battiti d'ali che ti dà l'idea della loro disperazione.


Allora, almeno per chi PENSA, vengono in mente strani pensieri e dubbi. Inizi a chiederti cosa pensano quei poveri animali, Costretti sin dalla nascita a quella vita; chissà se si rendono conto che l'esistenza disegnata per loro dalla natura non era quella di soffrire imprigionate in sei dentro una gabbia di 50 per 70 cm fino alla morte. Praticamente non conoscono e non conosceranno MAI per cosa sono state progettate da mamma natura (e la similitudine tra le galline e l'uomo moderno è TREMENDAMENTE VICINA)


Tutta la vita costrette a mangiare perchè ipnotizzate da una luce e il resto del tempo immerse nel buio ammassate l'una sopra l'altra. Le zampe martoriate dal continuo contatto con le lamiere della gabbia, il collo martoriato dalle beccate delle altre compagne di cella. Sempre nell'attesa che le luci si riaccendano per ricominciare a mangiare. Fare l'uovo. Poi di nuovo buio, sempre immobili.


Questa la vita delle galline per un anno e qualche mese. Dopo la loro produttività cala e quindi vengono avviate verso il macello.


Questa riflessione puo' avere un duplice scopo:
La condanna a certi capannoni o la triste riflessione che sostituendo alcune parole con altre, puoi ritrovare la medesima condizione nell'essere umano.


Sostituendo POLLO con UOMO, LUCE al neon con BOMBARDAMENTO mediatico, GABBIA di ferro con PAURA dei giudizi e pregiudizi, MANGIME con DENARO, ti accorgi di quanto simile possa essere la vita dell'UOMO oggi.


L'uomo, alla stregua del pollo, fa parte di un sistema antiumano, che vede quest'ultimo inconsapevole, vivere nelle gabbie mentali che si è creato, gabbie non di ferro ma dovute alla PAURA del giudizio di altri di voler uscire dal sistema. Il mangime, ossia il denaro dato al povero uomo, che si accalca e si azzuffa con propri simili per ingrassare senza alcun motivo, gli fa credere che la vita sia tutta qua. Importante è "beccare", ingrassare ed attendere la nuova luce al neon che lo porta a mangiare e beccare ancora.
Come quei polli, molti uomini non sapranno mai cosa è la vera vita, perchè nati e morti nelle loro gabbie.
Quei poveri polli, abbagliati dal neon della pubblicità non fanno altro che alimentare il sistema, sacrificando la loro libertà con la loro "felicità" effimera.
Quei polli sono resi contenti dal mangime, dato loro solo per ottenere da essi altro...
Quei polli che ipnotizzati dal neon, non si chiedono cosa c'e oltre la gabbia, ma si limitano a "beccare" il mangime ed azzuffarsi per arrivare alla mangiatoia.


Colazione




Si parla molto della prima colazione, ritenuta il pasto più importante della giornata, certo è così, ma non tutti mangiano adeguatamente al mattino.
La vita va di corsa? Allora anche noi corriamo e prendiamo un caffè al volo e subito ci ritroviamo catapultati nel pianerottolo di casa, pronti ad uscire per andare a lavorare, beh si sa che questo metodo non è corretto, ma d'altronde come ci si può permettere una colazione seduti a tavolino e godersela con l'intera famiglia, quando si è costantemente in ritardo?
Come buona abitudine ci si dovrebbe svegliare un po' prima e di logica andare a letto presto; per poter far si che avvenga questo miracolo?... e si perchè al giorno d'oggi si può solo parlare di miracolo, se ci pensiamo bene dove lo troviamo il tempo per sederci comodamente al desco se l'orologio già segna il fatidico orario?Ed ecco che ci arriva in aiuto il benedetto BAR, e si, che meraviglioso profumo di cornetti appena sfornati e quel caffè che al solo annusarlo già ti sveglia :-)


Ma pensandoci potremo porci una domanda: farà davvero così bene quella colazione?


Tre italiani su dieci iniziano la giornata con un semplice caffè. Eppure, dietologi e nutrizionisti sostengono già da anni che ciò che si mangia a colazione ha un ruolo chiave nel mantenimento del peso forma. Il primo pasto dovrebbe essere in grado di fornire almeno il 30% del fabbisogno calorico della giornata, sotto forma prevalente di carboidrati, così a pranzo sarà più facile scegliere un monopiatto con verdure e non esagerare con le porzioni.
E se hai bisogno di uno “stimolo” per non saltare la colazione, scegli pure cappuccino e brioche… ma seguendo i nostri suggerimenti che ne riducono gli “effetti collaterali”…


Il latte per una scorta di calcio


Se non hai un’intolleranza al latte, 80-100 cc di latte (più o meno la quantità di un cappuccino da bar) tutte le mattine apportano buone quantità di calcio e 30-80 kcal, a seconda che sia magro o intero.
In alternativa, trovi bar che lo fanno anche con il latte di soia, più raramente con latte di riso.


Il caffè per dare lo sprint


Caffè espresso (circa 40 cc) per svegliarsi completamente e iniziare la giornata con più energia mentale. Se non lo tolleri, puoi chiederlo con caffè d’orzo. Le calorie? Pochissime 4-5 per entrambi.


Lo zucchero non è necessario ma…se proprio non puoi farne a meno, meglio quello grezzo di canna, che trovi anche al bar. Una bustina: 40 kcal.


Il cacao: ottima alternativa allo zucchero sì, in alternativa allo zucchero è un’ottima scelta, per un apporto calorico intorno alle 30-40 kcal.


Le brioches del bar spesso contengono grassi vegetali idrogenati che hanno un’azione infiammatoria. Scegli quelle di pasticceria, meglio se integrali e al miele: ti regalano fibre benefiche per l’intestino Oppure opta per brioches confezionate che non contengano grassi idrogenati o trans, olio di palma o palmisto (lo scopri leggendo le etichette).
Una brioches vuota apporta circa 270 kcal.
Una brioche con la marmellata 340 kcal e una alla crema 400 kcal.


Alla faccia delle diete e della buona colazione :-)


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Mi chiamo Mary e sono vegetariana, amo la vita e gli animali e tutto ciò che di bello il nostro mondo può offrirci. Le poesie che leggerai sono scritte da me e se desideri pubblicarle sul tuo sito o blog ti pregherei di postare il link del mio blog. Grazie ^_^

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Il piccolo "Leo"

Aforismi Pablo Neruda

 

Non incolpare nessuno,
non lamentarti mai di nessuno, di niente,
perché in fondo
Tu hai fatto quello che volevi nella vita.

Accetta la difficoltà di costruire te stesso
ed il valore di cominciare a correggerti.
Il trionfo del vero uomo
proviene delle ceneri del suo errore.

Non lamentarti mai della tua solitudine o della tua sorte,
affrontala con valore e accettala.
In un modo o in un altro
è il risultato delle tue azioni e la prova
che Tu sempre devi vincere.

Non amareggiarti del tuo fallimento
né attribuirlo agli altri.

Accettati adesso
o continuerai a giustificarti come un bimbo.
Ricordati che qualsiasi momento è buono per cominciare
e che nessuno è così terribile per cedere.

Non dimenticare
che la causa del tuo presente è il tuo passato,
come la causa del tuo futuro sarà il tuo presente.

Apprendi dagli audaci,
dai forti
da chi non accetta compromessi,
da chi vivrà malgrado tutto
pensa meno ai tuoi problemi
e più al tuo lavoro.

I tuoi problemi, senza alimentarli, moriranno.
Impara a nascere dal dolore
e ad essere più grande, che è
il più grande degli ostacoli.

Guarda te stesso allo specchio
e sarai libero e forte
e finirai di essere una marionetta delle circostanze,
perché tu stesso sei il tuo destino.

Alzati e guarda il sole nelle mattine
e respira la luce dell'alba.
Tu sei la parte della forza della tua vita.
Adesso svegliati, combatti, cammina,
deciditi e trionferai nella vita;
Non pensare mai al destino,
perché il destino
è il pretesto dei falliti.

Pablo Neruda